La storia di Alberto, un lupo irpino

Alberto il lupo ha passato una brutta primavera. Dopo essere caduto a marzo in un burrone nei Picentini è stato affidato alla ASN Onlus che, finora a proprie spese, lo ha prima operato a Melito, salvandogli la vita, e poi ha sostenuto tutte le spese mediche e di sostentamento presso il Centro recupero fauna di Montella. Come si vedeva dalle foto precedenti Alberto aveva anche la rogna, presa probabilmente dalle prede che cacciava e adesso, dopo mesi di cura, sta iniziando a guarire. Riesce ad alzarsi e camminare, ma ha perso l’uso della zampa anteriore e non potrà più essere liberato. Intanto al centro recupero Fauna di Montella continuano ad accudirlo a proprie spese, il pelo inizia a ricrescere. Alberto, dopo settimane passate in clinica con flebo e omogeneizzati, vive all’aperto in un recinto di 25 metri per 5 m presso il Centro di Montella, in attesa di una sistemazione migliore, magari in Irpinia, nei Picentini.

6 pensieri su “La storia di Alberto, un lupo irpino”

  1. Ringrazio l’Onlus che ha curato il nostro amico lupo ma sono contrario al destino che pare gli sia riservato: rimanere chiuso in una riserva.Forse con tre zampe avrebbe difficoltà a vivere decentemente ma spero si trovi un’altra soluzione! mi permetto,a sostegno del mio punto di vista, di riportare di seguito la nota favola di Fedro.
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  2. Carissimo,
    forse la favola non è stata linkata. In ogni caso le ultime notizie in possesso dell’Albero Vagabondo parlano di un centro specializzato in Italia che ne avrà cura, poi vedremo. Purtroppo non può tornare alla libertà, perchè nel giro di poghi giorni morirebbe di fame. Ora tutto sta a trovargli la sistemazione migliore possibile. Tu che proponi?

  3. Quindi c’e’ un motivo per cui la parola ‘Hirpus’ sia ancora radice di ‘Irpinia’

  4. Certo, pensa che il lupo non è mai scomparso dai Picentini, anche quando in altre zone si è estinto. Sulle cime di queste montagne piccoli gruppi sono sopravvissuti e poi si sono spinti anche oltre. Del resto, quando i primi Hirpini sono rimasti qui era proprio lo spirito del lupo a guidarli, certamente ha scelto un posto a lui congeniale…

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