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Il parco pulito

claudiaC’era una volta, in un paesino, un parco pulito e grazioso. Tutti i bambini andavano a giocare. C’erano due altalene, uno scivolo e cinque panchine. D’estate era molto frequentato, mentre di inverno un po’ meno. Gli alberi circondavano il parco e tutto dava l’idea di un posto tranquillo. In primavera gli alberi avevano dei fiori colorati e, in estate, dei frutti succulenti.

La natura vivente

mariachiara_prima_mediaIn un paese di nome Santo Stefano del Sole viveva una bambina di nome Francesca. Un giorno tornò da scuola triste per un brutto voto in matematica e non sapendo come fare a dirlo alla mamma dopo pranzo uscì di casa e si incamminò lungo un sentiero che portava sulla collina. Camminò per un bel po’ finché non arrivò ad un grande albero secolare, con un vecchio tronco, rami folti e ricco di foglie verdi, sotto il quale c’era una panchina e un bellissimo prato fiorito. Francesca si sedette sulla panchina e cominciò a piangere. Dopo un po’ prese il fazzoletto dalla tasca, si asciugò le lacrime e lo gettò a terra. Ad un certo punto sentì una vocina che diceva: “Ehi tu!”, ma Francesca non vedeva nessuno.

La maledizione buona

lucia_primaMolto tempo fa sulle colline di Santo Stefano del sole c’era moltissima immondizia.
Gli abitanti di questo bellissimo paese immerso nel verde si lamentavano molto a causa degli stranieri che gettavano i rifiuti, ma non furono ascoltati.
Così facendo, purtroppo, le colline puzzavano, gli alberi erano inquinati e i fiori non crescevano più.
Il Sindaco, ormai furibondo per questa situazione, si diresse a Benevento, dalle streghe, per farle intervenire.  continua…

O come orto: seminare a testa in giù. Santo Stefano del Sole

Copertina
A metà novembre, alla Scuola dell’infanzia di Santo Stefano del Sole, i bambini di 3, 4 e 5 anni hanno piantato alcuni semi di piselli, fave, agli e broccoli. Questo piccolo esperimento è stato possibile grazie all’entusiasmo delle maestre Anna, Carla, Consiglia, Filomena e Carmelina e alla  referente Tina La Marca che ha dato il nome “O come orto” al progetto di educazione e sensibilizzazione ambientale.  E’ stato un orto realizzato velocemente, progettato come una installazione artistica, in un piccolo fazzolettino di terra davanti alla scuola. Tra le tre di pomeriggio e le quattro e mezza abbiamo pulito, zappato e seminato! E’ stato tutto così veloce che ho fatto piantare ai bimbi gli agli a testa in giù, pensando fosse quello il verso giusto! Forse perché è proprio un anno che va a testa in giù questo, con il freddo che non si decide ad arrivare, i tempi di semina sfalsati e tutto che matura troppo in fretta.

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I disegni dei bambini e i rifiuti dei grandi


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Arte nel sociale significa anche installare i disegni dei bambini sulle discariche abusive in montagna.
Gli sversamenti diffusi su Monte Faggeto, tra Volturara e Santo Stefano del Sole, continuano da anni nonostante le segnalazioni. Probabilmente si tratta di poche decine di persone. Uno zoccolo duro che è indifferente a ogni azione di sensibilizzazione. Quest’anno tutti i bambini delle materne partecipano al progetto L’albero Vagabondo. I loro disegni sono stati realizzati dopo aver visto il video e le foto dei rifiuti. E sono bellissimi! continua…

I disegni dei bimbi di tre anni per le montagne e l’Albero Vagabondo!


L’Albero Vagabondo ha iniziato il suo viaggio nel 2008, sui tetti del Centro Storico di Avellino e la prima Festa del Colore è stata qui, a Santo Stefano del Sole, nel 2009. Da allora l’Albero ha continuato il suo viaggio in altri posti, su altre montagne, facendo con i bimbi delle grandi Feste del Colore e chiedendo ai grandi di pulire le montagne e di non abbandonare più l’immondizia. Ma i grandi sembrano non sentire e non capire quello che i bimbi gli chiedono con dolcezza e fantasia.
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Il boscaiolo che viveva in montagna


Cera una volta un boscaiolo che viveva in montagna in una piccola casetta. Vicino ad essa c’erano due boschi. Un giorno l’uomo decise di andare in entrambi i boschi per tagliare un po’ di legna perché gli era finita. Andò nel primo bosco. Era pieno di rifiuti, gli alberi erano morti e non c’era nemmeno un’ animale. Così andò nell’altro bosco.
Questo era pulito, senza nessun rifiuto, e continua…