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Gli allegri secchi della differenziata

file claudia-1C’erano una volta in fondo ad una strada di quartiere, una fila di secchi per l’immondizia. Questi secchi erano molto tristi, perché si sentivano inutili. Poiché la gente del quartiere li trattava con indifferenza. Cioè non avevano rispetto per loro; gli buttavano dentro di tutto, senza leggere il proprio nome.

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I cani di Briciola

img-20180426-wa0002La piccola cagna santostefanese di nome Briciola partorì 5 cuccioli il 2 ottobre 2017: Vibratrice, Biancaneve, Batuffolo, Tommy e Flash (nomi assegnati da noi ragazzi). La cagnolina aveva partorito nella vecchia strada sotterranea per andare a Via Molito sotto il ponte dove ci sono rifiuti molto pericolosi e nocivi per l’ambiente.

Il parco pulito

claudiaC’era una volta, in un paesino, un parco pulito e grazioso. Tutti i bambini andavano a giocare. C’erano due altalene, uno scivolo e cinque panchine. D’estate era molto frequentato, mentre di inverno un po’ meno. Gli alberi circondavano il parco e tutto dava l’idea di un posto tranquillo. In primavera gli alberi avevano dei fiori colorati e, in estate, dei frutti succulenti.

La natura vivente

mariachiara_prima_mediaIn un paese di nome Santo Stefano del Sole viveva una bambina di nome Francesca. Un giorno tornò da scuola triste per un brutto voto in matematica e non sapendo come fare a dirlo alla mamma dopo pranzo uscì di casa e si incamminò lungo un sentiero che portava sulla collina. Camminò per un bel po’ finché non arrivò ad un grande albero secolare, con un vecchio tronco, rami folti e ricco di foglie verdi, sotto il quale c’era una panchina e un bellissimo prato fiorito. Francesca si sedette sulla panchina e cominciò a piangere. Dopo un po’ prese il fazzoletto dalla tasca, si asciugò le lacrime e lo gettò a terra. Ad un certo punto sentì una vocina che diceva: “Ehi tu!”, ma Francesca non vedeva nessuno.

Irpinia, il petrolio c’è già e si chiama canapa sativa.

Canapa sativa azienda Carrafone Di Conza  LioniIn Irpinia il petrolio naturale per sostituire le fibre tessili sintetiche, la plastica e il combustibile fossile c’è già: si chiama canapa sativa. E quanto valeva la canapa come materiale lo sapeva anche Henry Ford che nel 1941 realizzò la Hemp Body car con pannelli di plastica in canapa, alimentandola esclusivamente a bioetanolo. 

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L’agro-resistenza del caciocavallo a chilometri zero

A cercarle sono tante, anche in Irpinia, in tempi di crisi, le piccole storie di resistenza e amore per la terra. Ad esempio a Volturara dove, nel cuore verde del Parco Regionale dei Picentini, accanto al fragile e stupendo ecosistema della Piana del Dragone, Ferdinando Pisacreta e sua moglie Adriana hanno puntato istintivamente sull’unica via d’uscita dalla crisi: tradizione, sinergia e filiera corta.

L’azienda, a conduzione familiare, è piccolissima, circa 20 ettari tra terra di proprietà e in affitto, soprattutto pascoli, nei quali le mucche sono allo stato semibrado. Solo nei mesi più freddi gli animali vengono alimentati da foraggio prodotto nei campi, mai con mangime acquistato, ma con fieno di erba medica e graminacee e la mungitura, come da protocollo, avviene sempre nella stalla alle cinque del mattino e al calare del sole. continua…