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L’agro-resistenza del caciocavallo a chilometri zero

A cercarle sono tante, anche in Irpinia, in tempi di crisi, le piccole storie di resistenza e amore per la terra. Ad esempio a Volturara dove, nel cuore verde del Parco Regionale dei Picentini, accanto al fragile e stupendo ecosistema della Piana del Dragone, Ferdinando Pisacreta e sua moglie Adriana hanno puntato istintivamente sull’unica via d’uscita dalla crisi: tradizione, sinergia e filiera corta.

L’azienda, a conduzione familiare, è piccolissima, circa 20 ettari tra terra di proprietà e in affitto, soprattutto pascoli, nei quali le mucche sono allo stato semibrado. Solo nei mesi più freddi gli animali vengono alimentati da foraggio prodotto nei campi, mai con mangime acquistato, ma con fieno di erba medica e graminacee e la mungitura, come da protocollo, avviene sempre nella stalla alle cinque del mattino e al calare del sole. continua…

Finanziate le fogne nella Piana del Dragone. Eliminare i centri di pericolo per l’intero bacino idrico che serve Campania e Puglia

Il 17 maggio, in rete con il Forum Ambientale dell’Appennino, abbiamo realizzato un workshop dove si analizzavano i centri di pericolo sulla piana del Dragone. In questi giorni la Regione ha finanziato quasi 10 milioni per la rete fognaria e il depuratore. Ora è necessario che i 12 Comuni del Bacino idrico (Cassano Irpino, Castelvetere sul Calore, Chiusano San Domenico, Montella, Montemarano, Salza Irpina, Santa Lucia di Serino, San Michele di Serino, Santo Stefano del Sole, Serino, Sorbo Serpico, Volturara Irpina) si uniscano e facciano finalmente una pianificazione per intervenire sui centri di pericolo individuati nel report Bacino idrico della Piana del Dragone, Inquinamento, Centri di pericolo, Ipotesi, proposte, soluzioni continua…

La Piana del Dragone: salvaguardare l’acqua potabile di Campania e Puglia

La Piana del Dragone è uno dei più importanti bacini idrogeologici dell’Appennino meridionale e riveste una rilevanza strategica per l’approvvigionamento di acqua potabile del mezzogiorno alimentando le sorgenti che approvvigionano tre grandi acquedotti: l’Alto Calore, l’Arin di Napoli e l’Acquedotto Pugliese. Anche se la qualità delle acque irpine è attualmente buona, il carico inquinante che si accumula da decenni può trasmettersi alle sorgenti.
Il 17 maggio alle ore 16.30 presso la Sala consiliare del Comune di Volturara irpina (AV) si terrà un Workshop nel quale saranno evidenziati i rischi ambientali e gli interventi da mettere in atto nei dodici comuni del bacino idrico chiedendo agli enti e alle istituzioni competenti di intervenire per valutare le criticità emerse nel Report continua…

Depurazione della Piana del Dragone. Sarà la volta buona?

Domenica notte è iniziato il primo allagamento del 2014 nella Piana del Dragone, a Volturara irpina. I torrenti e i canali, ingrossati dalle recenti piogge, si sono riversati nella conca endoreica creando uno spettacolo maestoso, emozionante. Il Cuore verde dell’Irpinia raccoglie le acque del più grande bacino imbrifero dell’Appennino meridionale – 60 chilometri quadri distribuiti su undici comuni – e approvvigiona le sorgenti che servono milioni di utenti dei più importanti acquedotti meridionali: Acquedotto Pugliese, ARIN e Alto Calore. Purtroppo, in base alle analisi fin qui riportate di esperti come il geologo Sabino Aquino, il chimico Maurizio Galasso e l’ingegnere ambientale, nonché docente universitario, Giovanni De Feo, le faglie superficiali, non quelle profonde, sono già inquinate e le azioni da intraprendere nel bacino idrico sono molteplici, continua…

Il delicato equilibrio della Piana del Dragone

Piana del DragoneLa Piana del Dragone è un bacino endoreico che riveste un’importanza fondamentale per l’approvvigionamento idrico di tre regioni (Campania, Puglia e Basilicata). Infatti, le acque che arrivano all’inghiottitoio della Bocca del Dragone sono tributarie della falda di base del Monte Terminio e alimentano le sorgenti di Cassano Irpino (Acquedotto Pugliese), le Sorgenti continua…