L'Albero caccia gli uomini dalla montagna

C’era una volta una bella e grande foresta dove c’era un albero enorme. Il suo nome era Albero Vagabondo. L’albero aveva sempre girato il mondo in cerca di una casa dove l’uomo non avesse piantato grandi fabbriche che producono solo fumi e rifiuti tossici. Così l’albero cambiò foresta e andò a vivere in una bella foresta ai piedi di una montagna dove splendeva sempre il sole.

L’albero passò un anno in quella foresta incontaminata e fece tanta amicizia con alberi, cespugli e animali. Una mattina molto presto, l’albero sentì dei tonfi molto forti: era l’uomo che stava abbattendo gli alberi per ottenere legna da ardere. L’albero ormai rassegnato si alzò sulle sue lunghe radici e andò sulla montagna. Camminando sentì una voce che disse: “grande albero, perché sei così giù di morale?” e l’albero tristemente rispose “Sono stanco ormai di vagare in lungo e in largo per trovare un posto dove l’uomo non abbia distrutto le meraviglie della natura”. La voce disse: “sei un albero molto saggio. Ma perché non provi a distruggere tu e i tuoi amici quello che l’uomo costruisce?” e l’albero rispose: “Hai avuto una buona idea, ma io e i miei amici non possiamo farcela da soli”.

La voce ribatte: “chiamerò tutti i massi e le piante presenti su questa montagna e cacceranno via l’uomo!”. Allora il mattino seguente l’albero portò tutti i suoi amici sulla montagna e insieme a tutti quelli radunati dalla grande voce scesero a valle per cacciare l’uomo. Passarono sei mesi da quando l’uomo era stato cacciato via dalla foresta che quella tornò come prima. L’albero finalmente trovò un bel posto dove stare e visse per sempre con i suoi amici.

Gabriele Restaino. Classe II Scuola media Santo Stefano del Sole (AV). Anno 2017/2018

Disegno Quarta Elementare

Grazie ai professori Serino, De Mattia, Ferullo, Russo, Vega, Camarca, Venezia, Iannone, Dattolo e alla dirigente prof.ssa Elena Casalino

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