Giffoni Film Festival 13 luglio 2009

Lunedì 13 luglio, alle ore 18.30, l’Albero Vagabondo, il Guardiano della Montagna sarà al Festival del Cinema di Giffoni nel Parco Hollywood e, con i piccoli giurati, farà una grande Festa del Colore in difesa della Montagna.
L’Albero vagabondo è stato realizzato dal maestro Giovanni Spiniello. L’opera è costituita, in parte, proprio dai rifiuti che i cittadini abbandonano  in montagna, lungo le strade, sulle rive di fiumi e torrenti e si compone di materiale “contaminante”: scarti ferrosi, reti, verderame, pezzi di albero, ramaglie di ulivo, foglie, spighe, il tutto tenuto insieme dalla schiuma del poliuterano espanso.
L’iniziativa, ideata e progettata dall’Associazione culturale Giovanni Spiniello, nasce dalla volontà di focalizzare l’attenzione di istituzioni e cittadini sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in montagna e invita a riflettere sulla diffusa mancanza di senso civico nell’utilizzo del patrimonio ambientale irpino e campano.
Il suo viaggio è iniziato sui tetti del Centro Storico di Avellino nel Natale 2008 ed è continuato con le Feste del Colore a S. Stefano del Sole nel Parco Regionale dei Monti Picentini (6 giugno) ed a Cairano in occasione del Festival Cairano7x (22-28 giugno).
A Giffoni Film Festival l’artista installerà l’Albero Vagabondo e gli Stiliti, figure che rappresentano l’aridità e la secchezza della terra, ma colorate dall’entusiasmo e dalla speranza dei bambini. Ogni bambino riceverà la favola dello Spirito dell’albero, che spiega come nasce l’iniziativa e avrà per sé un pennello, una tavoletta di pioppo e quattro colori primari: bianco, giallo, blu e rosso. Non ci saranno grigi e neri perchè non vogliamo toni scuri! Sul prato del giardino sarà disegnata la T di terra, formata da due striscioni di tela. Alla fine della Festa del Colore le tavolette e gli striscioni andranno a completare l’installazione dell’Albero vagabondo e resteranno insieme fino al lunedì successivo lanciando un messaggio di gioia e speranza.
L’evento sviluppa e riprende il percorso di interventi nel sociale che Giovanni Spiniello porta avanti fin dagli anni ’60 coniugando arte, didattica e sperimentazione tecnica nei momenti dell’happening.

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