Archivi categoria: L'onda

La funzione dell’arte nel sociale. Dichiarazione di lavoro. Giovanni Spiniello, 1977

Nel 1977, Giovanni Spiniello, che ha creato la scultura L’Albero Vagabondo, ideata da Virginiano, formalizzò in questa dichiarazione la sua concezione della funzione dell’arte nel sociale. Era il punto di partenza e di arrivo di un percorso che aveva iniziato negli anni ’60 sulle aie dei contadini, facendo partecipare i bambini alle prime operazioni collettive di azione sociale. Erano le prime feste del colore.
E’ una dichiarazione ancora attuale e che ricorda le radici della nostra associazione, L’Albero Vagabondo, il cui scopo è promuovere l’educazione, l’informazione e l’arte ambientale attraverso azioni collettive di arte nel sociale e le favole dello Spirito del Re Albero e della Rivolta delle Pecore.
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Makardìa occhio per occhio dentro per dentro

Magari a Dio, non importa, fa niente. In dialetto aquilonese: “Makardìa”. I tre musicisti altirpini hanno ultimato “Occhio per occhio dentro per dentro”, testi e musiche di Filomena D’Andrea. Italiano, spagnolo, russo, aquilonese, lionese, siciliano, calabrese. Nel primo lavoro autoprodotto del trio le lingue degli umili saltano insieme alle filastrocche, riprendono, come in “Santu Vitu”, i canti delle processioni, battono ritmi antichi, popolari, i suoni si mischiano, semplici, efficaci, diretti, inseguono e poi si distendono nel recitato. La comunicazione è immediata, essenziale, scarna e coinvolgente, come i disegni “da naso per aria” del percussionista. «Il CD – afferma Virginio – sarà pronto al massimo per il 31 gennaio, quando suoneremo a Terrafuoco, ad Avellino, per il Focarone di San Ciro. continua…

Molotov, nuvole del cielo terrone

É on line “Immagina un altro sud” il primo video ufficiale dei Molotov d’Irpinia estratto dall’album “Nuvole del cielo terrone”. Girato interamente a Villamaina – dai fratelli Stefano e Federico Passaro e da Pierpaolo di Marino – è disponibile su youtube, come pure gli altri pezzi forti della band: “Suona ancora”, “Unonoveottozero”, sul terremoto d’Irpinia del 1980, e “A uso meridionale”. Il gruppo etno-folk composto da otto elementi, tutti di Villamaina, età media 22 anni, è l’emblema di una realtà, quella giovanile, che adoperando il linguaggio del web 2.0 riesce a conquistare spazi puntando tutto sull’energia creativa e il talento. «Siamo i ragazzi della generazione post sisma – afferma Antonio Modano, frontman della band – figli di uno sviluppo che non c’è stato e che si ritrovano oggi a dover partire di nuovo, a fare le valigie, come tanti anni fa. continua…

La favola dell’uccello pavone racconta: la terra è stanca

Il 7 dicembre, alle ore 17.30, presso il Circolo della stampa di Avellino, si inaugura la mostra di Giovanni Spiniello “La favola dell’uccello pavone racconta: la terra è stanca” che durerà fino al 18 dicembre. All’entrata l’artista accoglierà con l’installazione dell’Uomo Sedia i lavoratori dell’Irisbus, le associazioni e i partecipanti alla “La vita non la tieni cchiù” che risponderanno alla “chiamata” – l’antico canto suonato ai tempi delle cinque guerre nazionali in cui lottarono e morirono i contadini meridionali – che accompagnerà una marcia silenziosa che parte dalla Villa comunale e arriverà alla fine di Corso Vittorio Emanuele. Lo Spirito del Re Albero si trasforma per accogliere i lavoratori – a un anno dalla chiusura dell’Irisbus – e chiede una pausa di riflessione prima di intraprendere il lungo cammino che li porterà, in più tappe, alla Giornata del Silenzio il 22 dicembre. continua…

Antichi meli irpini – una installazione

In preparazione dell’evento Anthos Neos (Fiore Nuovo) del 10 giugno, sono salito con Tommaso, di Accoglienza Rurale Terra e Libertà, al Convento di San Francesco a Folloni, Montella. Nell’orto del Convento – fondato proprio da San Francesco, durante il suo cammino verso le grotte di San Michele sul Gargano – abbiamo piantato 4 meli irpini antichi forniti da Luca Branca – Assessorato all’Agricoltura di Bagnoli Irpino. continua…