Il Re Albero si ammala…

Ci fu un tempo in cui vi era un re, il re Albero e il suo regno era situato nella lontana terra d’Irpinia: questo luogo era famoso per la bellezza dei paesaggi, per il cibo genuino e per la bontà dei suoi abitanti. Il re Albero era un sovrano saggio e rispettoso dell’ambiente, il quale, a sua volta, ricambiava la cortesia donando le sue ricchezze a chi risiedeva in quei posti. Tutti venivano da ogni parte del mondo, affascinati da quell’aria salutare, dai vecchi ai bambini, passando per le donne e gli uomini stranieri. Ma venne un funesto giorno: ebbene si, cari amici, il re era caduto in malattia! Il sovrano di quella magnifica terra era in ginocchio e non si riusciva a capire nemmeno quale fosse la causa di tale malumore: ciò portò scompiglio tra i suoi sudditi i quali erano terrorizzati dall’idea di perdere la migliore e unica guida che avevano, poichè egli non aveva figli e quindi se fosse deceduto sarebbe piombato il caos e il suo arcinemico, Il Signor Inquinatore, avrebbe preso possesso di tutto. Ma qui venne il bello per fortuna: voi vi sareste interrogati su chi avesse potuto salvare la situazione dato che nessuno conosceva la ragione di questa cosa brutta; fortunatamente non tutti i mali vengono per nuocere ed infatti accadde che da una località lontana e misteriosa (pensate che io stesso ho provato a chiederglielo ma non me l’ha voluto dire) giunse un ragazzo dall’aspetto timido, ma di grande intelligenza e acume come si rivelerà in seguito.

Dicevamo, dunque, il ragazzo si chiamava Giovanni e come arrivò notò subito che qualcosa non andava; domandò ai paesani cosa fosse successo ed essi a loro volta gli spiegarono la triste situazione. Allora Giovanni chiese di vedere il re dicendo che aveva studiato in passato l’arte della medicina e voleva provare a guarirlo;quando si presentò al suo cospetto, il ragazzo lo osservò bene: vide che si massaggiava spesso la pancia e allora dedusse che il problema aveva origine dal basso,quindi dalle RADICI! Convocò tutti i medici di corte e disse loro di curare le radici del re Albero con acqua e soprattutto, l’ingrediente fondamentale…tanta,tantissima cura. Passarono 2 settimane e finalmente il risultato si vide: il re era completamente cambiato, era più colorito e le sue foglie avevano ripreso quel verde sfavillante e bello. Fu festa grande tra il popolo e il Signor Inquinatore fu ricacciato per sempre nelle Terre d’Ombra. Giovanni fu acclamato come un eroe e gli fu pure proposta la carica di ministro, ma egli essendo di animo modesto e nobile, rifiutò perchè secondo lui “la cosa più bella che ho fatto per voi è stata quella di aiutarvi a superare le vostre difficoltà e di insegnarvi ad avere meglio cura della natura”.

Fu così che la magica terra d’Irpinia tornò ad essere quel fantastico gioiellino naturalistico che era sempre stata. 

Autore Alessandro Pasquale Petrillo, Mercogliano.

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