C’era una volta, in un paesino, un parco pulito e grazioso. Tutti i bambini andavano a giocare. C’erano due altalene, uno scivolo e cinque panchine. D’estate era molto frequentato, mentre di inverno un po’ meno. Gli alberi circondavano il parco e tutto dava l’idea di un posto tranquillo. In primavera gli alberi avevano dei fiori colorati e, in estate, dei frutti succulenti.
Il cielo era sempre sereno e anche la pioggia dava felicità agli abitanti.
La quercia si trovava al centro del parco, era grande e alta.
Molti uccelli facevano il nido lì.
Gli adulti adoravano il parco più del loro paese.
C’era chi andava a piedi, chi in bici e chi con la macchina.
Un giorno, però, tutti gli abitanti del paese non andarono al parco per giocare, ma per sporcare.
Anche se c’erano i cestini della spazzatura tutte le cartacce erano sparse per il parco. Chi andava diceva che quella era una discarica.
Non c’era più rispetto per la Natura!
Il cielo era sempre grigio e c’era un odoro insopportabile. I bambini calpestavano i fiori o li strappavano.
Alcuni ragazzi non volevano vedere il parco in queste condizioni e allora si riunirono per andare a pulire. Ma questo tentativo fu inutile, da soli non riuscivano a ripulire. Così ebbero un’altra idea, chiedere aiuto ai grandi. La maggior parte delle persone erano d’accordo con questa iniziativa e contribuirono. Dopo qualche settimana il parco era tornato a splendere come una volta. Tutti furono felice, adulti, ragazzi e bambini. Da quel giorno il parco rimase pulito e splendente.
Claudia Pellecchia. Classe I Scuola media Santo Stefano del Sole (AV)