Sabato 3 ottobre alle ore 10.00, l’Albero Metamorfo© dello scultore Giovanni Spiniello sarà per la prima volta a Santo Stefano del Sole, nel Parco dei Monti Picentini. L’installazione sarà realizzata insieme ai bambini che a giugno hanno partecipato alla Festa del Colore dell’Albero Vagabondo® sulla Collina dell’Angelo lanciando un messaggio ai grandi: ripulire la montagna dai rifiuti! ;Il Comune di S. Stefano del Sole, in particolare l’Assessorato all’Ambiente guidato da Luigi Iallonardo, ha risposto rendendo possibile sia la manifestazione di sabato, sia la Festa del Colore di giugno organizzando inoltre, autonomamente, una giornata e una passeggiata ecologica in estate e riuscendo a pulire, con la collaborazione di alcuni cittadini, parte delle zone segnalate dai bambini nella loro paradossalmente bella e coloratissima mappa dei rifiuti (realizzata grazie alla tenacia e all’impegno della professoressa Grazia Egidio e del corpo docente). Ai bambini è stata inoltre distribuita la Favola dello Spirito del Re Albero (pubblicata nella sua prima parte nel catalogo ufficiale del Giffoni Film Festival).
L’iniziativa, ideata e curata dall’Associazione culturale Giovanni Spiniello (AGS), consisterà nell’installazione all’inizio della montagna, in località Piediponte, dell’Albero Metamorfo, di due striscioni di dieci metri di tela e di più di 200 tavolette che saranno appese agli alberi dai bambini autori dei piccoli capolavori.
“Mentre l’Albero vagabondo” afferma Giovanni Spiniello (Biennale di Venezia ‘68, Quadriennale di Roma ‘75, Segnalato Bolaffi da Crispolti ’79) “era una provocazione, un urlo di protesta nato per, da e con i rifiuti che i cittadini abbandonano, l’Albero Metamorfo, invece, vuole essere un messaggio di speranza. E’ lo sguardo di un uomo venuto dal neolitico, un essere primitivo che si guarda intorno e si costruisce da solo con gli elementi della natura: rami di pino e di ulivo per capelli, vimini, nidi di rondine abbandonati per cappello, radici di edera sradicate dalla neve sono il suo corpo, tavole di castagno il busto, frutti di passiflora gli tengono compagnia e pigmenti naturali a colorargli occhi, naso e bocca. Una metamorfoggettografia, quindi, che riattualizza la mia fossilizzazione oggettuale degli anni ‘60”.
L’obiettivo dell’iniziativa è sempre lo stesso: porre il problema dello sversamento incontrollato dei rifiuti nei boschi irpini e campani attraverso il coinvolgimento dei bambini, dei genitori e l’appello alle organizzazioni e istituzioni. Di certo non si è fermato in estate l’oramai abituale fenomeno di differenziazione dei rifiuti direttamente in micro discariche ad uso e consumo degli utilizzatori dei nostri boschi, torrenti, fiumi e campagne. Ma anche strade, periferie e parchi urbani non vengono dimenticati in una gara sempre più competitiva nel dimostrare il maggior grado di senso civico possibile e di maggior rispetto per il futuro delle risorse che spetteranno a bambini colpevoli solo di essere stati troppo innocenti.Le attività di comunicazione ambientale dell’AGS, dopo il lancio del sito in luglio, continueranno, nel corso di questo lungo inverno, con la creazione di un blog aperto a tutti i bambini, professori e associazioni. Nell’attesa di nuovi compagni di strada per organizzare altre Feste del colore insieme all’Albero Vagabondo in estate, ma sperando anche che il Metamorfo riuscirà a tornare, successivamente, negli spazi ripuliti dalla gioia e speranza dei più piccini.
L’iniziativa, ideata e curata dall’Associazione culturale Giovanni Spiniello (AGS), consisterà nell’installazione all’inizio della montagna, in località Piediponte, dell’Albero Metamorfo, di due striscioni di dieci metri di tela e di più di 200 tavolette che saranno appese agli alberi dai bambini autori dei piccoli capolavori.
“Mentre l’Albero vagabondo” afferma Giovanni Spiniello (Biennale di Venezia ‘68, Quadriennale di Roma ‘75, Segnalato Bolaffi da Crispolti ’79) “era una provocazione, un urlo di protesta nato per, da e con i rifiuti che i cittadini abbandonano, l’Albero Metamorfo, invece, vuole essere un messaggio di speranza. E’ lo sguardo di un uomo venuto dal neolitico, un essere primitivo che si guarda intorno e si costruisce da solo con gli elementi della natura: rami di pino e di ulivo per capelli, vimini, nidi di rondine abbandonati per cappello, radici di edera sradicate dalla neve sono il suo corpo, tavole di castagno il busto, frutti di passiflora gli tengono compagnia e pigmenti naturali a colorargli occhi, naso e bocca. Una metamorfoggettografia, quindi, che riattualizza la mia fossilizzazione oggettuale degli anni ‘60”.
L’obiettivo dell’iniziativa è sempre lo stesso: porre il problema dello sversamento incontrollato dei rifiuti nei boschi irpini e campani attraverso il coinvolgimento dei bambini, dei genitori e l’appello alle organizzazioni e istituzioni. Di certo non si è fermato in estate l’oramai abituale fenomeno di differenziazione dei rifiuti direttamente in micro discariche ad uso e consumo degli utilizzatori dei nostri boschi, torrenti, fiumi e campagne. Ma anche strade, periferie e parchi urbani non vengono dimenticati in una gara sempre più competitiva nel dimostrare il maggior grado di senso civico possibile e di maggior rispetto per il futuro delle risorse che spetteranno a bambini colpevoli solo di essere stati troppo innocenti.Le attività di comunicazione ambientale dell’AGS, dopo il lancio del sito in luglio, continueranno, nel corso di questo lungo inverno, con la creazione di un blog aperto a tutti i bambini, professori e associazioni. Nell’attesa di nuovi compagni di strada per organizzare altre Feste del colore insieme all’Albero Vagabondo in estate, ma sperando anche che il Metamorfo riuscirà a tornare, successivamente, negli spazi ripuliti dalla gioia e speranza dei più piccini.