Archivi categoria: Approfondimenti

Gesualdo (AV) sto pozzo petrolifero non s’ha da fare!


Il 22 dicembre 2013 in un paesino dell’Irpinia dove si pensa di realizzare le prime esplorazioni petrolifere del Progetto Nusco eravamo in tanti. In 2 minuti la manifestazione di popolo organizzata dal Coordinamento irpino – no Triv Beni Comuni a Gesualdo, prima di Natale. C’era tanta gente normale, con tanta voglia di stare insieme.
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Massimo Civita: intervenire sulla Piana del Dragone!

Il delicato ecosistema della Piana del Dragone, a Volturara Irpina, necessita di interventi complessi per la sua tutela e salvaguardia. Massimo Civita – esperto di idrogeologia, riconosciuto a livello mondiale e ordinario presso il Politecnico di Torino, creatore del metodo SINTACS, il riferimento per la salvaguardia delle acque sotterranee del Codice ambientale – lancia un appello per risolvere le criticità della Piana.
«Dalle indagini prodotte in diverse sedi – afferma Civita – è abbastanza chiaro che le acque della Piana alimentano tutte le sorgenti, comprese quelle di Serino e Cassano. continua…

Riconoscimenti UNESCO e bonifica montana per le aree di ricarica delle sorgenti dei Monti Picentini


E’ on line su Avaaz la manifestazione di interesse per Riconoscimenti UNESCO e bonifica montana per le aree di ricarica delle sorgenti dei Monti Picentini e, in particolare, per la messa in sicurezza e salvaguardia della Piana del Dragone promossa dall’Albero Vagabondo in collaborazione con il Forum Ambientale dell’Appennino, costituendo centro ricerche studi e documentazione.
OBIETTIVI
. Vi chiediamo di firmare per manifestare interesse a richiedere 1) i principali riconoscimenti UNESCO – Geoparco, Mab e Sito Patrimonio UNESCO – per i Monti Picentini e la Piana del Dragone; 2) la bonifica montana, salvaguardia ambientale e messa in sicurezza delle aree di ricarica delle sorgenti 3) la creazione a breve di un tavolo tecnico e di concertazione tra cittadini, comuni, enti, organizzazioni interessati per sottoporre richieste di riconoscimento all’Unesco e reperire fondi, presso ogni organismo competente, per la bonifica montana, la messa in sicurezza e salvaguardia delle aree di ricarica delle sorgenti e azioni efficaci di controllo e tutela

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Depurazione della Piana del Dragone. Sarà la volta buona?

Domenica notte è iniziato il primo allagamento del 2014 nella Piana del Dragone, a Volturara irpina. I torrenti e i canali, ingrossati dalle recenti piogge, si sono riversati nella conca endoreica creando uno spettacolo maestoso, emozionante. Il Cuore verde dell’Irpinia raccoglie le acque del più grande bacino imbrifero dell’Appennino meridionale – 60 chilometri quadri distribuiti su undici comuni – e approvvigiona le sorgenti che servono milioni di utenti dei più importanti acquedotti meridionali: Acquedotto Pugliese, ARIN e Alto Calore. Purtroppo, in base alle analisi fin qui riportate di esperti come il geologo Sabino Aquino, il chimico Maurizio Galasso e l’ingegnere ambientale, nonché docente universitario, Giovanni De Feo, le faglie superficiali, non quelle profonde, sono già inquinate e le azioni da intraprendere nel bacino idrico sono molteplici, continua…

Tutela e salvaguardia della Piana del Dragone!

Il termine «bonifica» è stato recentemente riaccostato al bacino endoreico della Piana del Dragone di Volturara Irpina, il «cuore verde dell’Irpinia». L’accostamento è fuorviante, perché la Piana del Dragone non è un sito contaminato ai sensi del Codice Ambientale, D. Lgs 152/2006, al contrario, è uno straordinario ecosistema che da anni riesce a difendersi, in ossequio al principio omeostatico, dalle continue pressioni antropiche. Questa la posizione di Maurizio Galasso, chimico, direttore tecnico del CERIS di Solofra e  di Giovanni De Feo, ingegnere e docente di Ecologia Industriale e Procedure di Valutazione Ambientale presso l’Università degli Studi di Salerno. continua…

Piana del Dragone, dopo la bonifica il Biodistretto dei Picentini

A Volturara, nel cuore verde dell’Irpinia, incastonata tra le montagne del Parco Regionale dei Picentini, si dispiega la Piana del Dragone, una conca che, in occasione di piogge persistenti e diffuse, si allaga offrendo un paesaggio appenninico spettacolare. Grazie ad un bacino imbrifero a deflusso chiuso di oltre 60 Kmq, il più grande dell’Appennino meridionale, l’Irpinia vanta una risorsa strategica di importanza primaria per la pianificazione territoriale delle risorse naturali nazionali. Eppure è dagli inizi del novecento – ricordiamo le interrogazioni parlamentari dei Senatori Nicola Mancino e Angelo Flammia nel 2002, nonché il precedente Piano d’Ambito dell’Ato che interessava l’intero bacino sotto la presidenza De Stefano – che si richiede, senza alcun risultato, un’opera di bonifica e risanamento ambientale. continua…

Irpinia. Il caso Isochimica, l’elettrodotto Montecorvino Avellino Nord e le emissioni fuori norma delle fabbriche.

Proposte non proteste! E’ questo lo slogan del Forum ambientale dei comitati, associazioni e cittadini dei paesi dell’Appennino meridionale che presenta, Domenica 3 novembre alle ore 17.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino, il convegno “Lo sviluppo sostenibile nella valle del sabato” a cura dell’associazione Ambiente e Salute. Dopo il primo incontro “giù le mani dall’acqua, dalla terra, dall’aria”, che ha riunito all’Abbazia del Goleto a S.Angelo dei Lombardi 37 associazioni tra le province di Avellino e Salerno e dalla Basilicata continuano gli incontri informativi per gli abitanti dell’Irpinia che vogliono prendere coscienza dei problemi e delle possibili soluzioni.

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Giù le mani dall’acqua, dalla terra, dall’aria!

 

Sabato 21 settembre, all’Abbazia del Goleto, il primo forum ambientale dei paesi dell’Appennino meridionale: “Giù le mani dall’acqua, dalla terra, dall’aria!”. Aderiscono e sostengono l’iniziativa, ad oggi, 33 comitati, associazioni di base e delegazioni regionali di organizzazioni nazionali ambientaliste per dire no alla speculazione energetica e si all’agricoltura sostenibile e al turismo del paesaggio. Dalla Valle Caudina alla Valle del Sabato, dalla Valle del Sele all’Alta Irpinia, dai Picentini alla Basilicata per parlare di eolico selvaggio, elettrodotti, emissioni fuori norma nei nuclei industriali, esplorazioni petrolifere, impianti a biomassa che diventano inceneritori, discariche abusive, interramenti e sversamenti diffusi, fotovoltaico a terra, prelievi indiscriminati di acque sorgive, depuratori, cave. continua…